La sezione storica si sviluppa a partire dal riallestimento dell’ultimo progetto espositivo dell’autore, Enzo Mari. L’arte del design, tenutosi alla GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino nel 2008-2009, di cui Mari stesso aveva seguito la curatela, l’allestimento e il catalogo (un progetto globale).
La mostra presenta un corpus che raccoglie una selezione di circa 250 progetti di Mari – dalle Pitture degli anni Cinquanta alle Strutture degli anni Cinquanta e Sessanta (Arte programmata), dalla serie di contenitori Putrella (1958) ai multipli d’arte de La Serie della Natura (1961-1976), dai vasi delle Nuove proposte per la lavorazione a mano del marmo, Serie Paros (1964) agli Allestimenti modulari di cartone (1964-1970), dal progetto per la Copertina della Collana Universale Scientifica Boringhieri (1965) alla sedia Box (1971), dall’Autoprogettazione (1973) alle ciotole della Proposte per la lavorazione a mano della porcellana. Serie Samos (1973), dalle 44 valutazioni (1976-2008) alla sedia Tonietta (1980), dai progetti non realizzati Tre piazze del Duomo (1982) all’Allegoria della dignità (1988), dalle Lezioni di disegno (2007-2008) fino al progetto Per un Nuovo Museo del design per la rivista “Abitare” (2009-2010) – considerati tra i più rappresentativi dei quasi 2.000 ideati nel corso della sua carriera. Le opere sono esposte in ordine cronologico, senza distinzioni fra discipline, tecniche e tipologie di ricerca.
In parallelo, diciannove Piattaforme di Ricerca, ideate per la mostra in Triennale, presentano approfondimenti su altrettanti progetti dai quali emergono le tematiche centrali nella pratica e nella poetica di Mari: le prime indagini sulle ambiguità percettive, le ricerche sulla produzione sperimentale, le ricerche sulla produzione di serie, il tema dello standard, etc. Negli approfondimenti è inclusa una selezione delle Allegorie – tra queste la prima Modulo 856 (1967), l’esercizio critico di progetto Proposta per un’autoprogettazione (1974), Perché una mostra di falci? (1986), l’ultima realizzata dall’autore Sessanta fermacarte (2010) – e degli ultimi progetti realizzati da Mari negli anni successivi alla mostra antologica di Torino, tra i quali lo scenografico progetto di allestimento dell’esposizione Vodun, African Voodoo (2011) disegnato per la Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi nel 2010, di cui è riproposto un ambiente dai potenti rimandi formali alle strutture dei modelli che costituiscono la Proposta per un’autoprogettazione del 1974.
Completa il percorso una serie di video interviste realizzate da Hans Ulrich Obrist che testimoniano la costante tensione etica di Mari, la sua profondità teorica e la straordinaria capacità progettuale di dare forma all’essenziale.
In-depth studies include a selection of Allegories – among these the first Module 856 (1967), the critical project Proposta per un’autoprogettazione (1974), Perché una mostra di falci? (1986) and the last one made by the artist called Sessanta fermacarte (2010). Later projects created by Mari in the years following the anthological exhibition in Turin are also included, for example the scenic design exhibition Vodun, African Voodoo (2011) designed for the Fondation Cartier pour l’art contemporain of Paris in 2010, whose powerful environmental designs were proposed again with formal references to the structures constituting the models of Proposta per un’autoprogettazione in 1974.
A series of video interviews by Hans Ulrich Obrist completes the journey, a testament to Mari’s constant ethical questioning, his theoretical depth and his extraordinary design skills that enabled him to give shape to the simple.
Il Circuito Lombardo Musei Design propone negli spazi di Triennale Milano, dal 20 al 22 novembre, una maratona di eventi dal titolo “I LUOGHI DEL PROGETTO. Tre giorni di incontri in Triennale: racconti, proiezioni e una mostra” a cura di Claudio Palvarini e Lodovico Gualzetti.
L’articolato evento, organizzato da CS&L Consorzio Sociale in collaborazione con Magutdesign, il sostegno di Regione Lombardia, il contributo di Fondazione Cariplo e l’ospitalità di Triennale Milano, coinvolge le ventisette realtà tra musei, archivi e studi-museo del design del Circuito Lombardo Musei Design, che rappresentano l’eccellenza nell’ambito del disegno industriale e che da due anni fanno parte di un network molto attivo.
CALENDARIO APPUNTAMENTI
venerdì 20
IMPLUVIUM
ore 17.00 Inaugurazione mostra “Un viaggio nel paese del design”
ore 17.00 – 20.00 “Oggetti unici”
sabato 21
IMPLUVIUM
ore 12.00 – 20.00 mostra “Un viaggio nel paese del design”
AGORÀ
ore 16.00 – 19.00 “Raccontare e raccontarsi, gli archivi narrati in un dialogo tra giovani autori e i curatori” + “Oggetti unici”
ore 19.00 – 20.00 “Video design”
domenica 22
IMPLUVIUM
ore 12.00 – 20.00 mostra “Un viaggio nel paese del design”
AGORÀ
ore 16.00 – 19.00 “Raccontare e raccontarsi, gli archivi narrati in un dialogo tra giovani autori e i curatori” + “Oggetti unici”
ore 19.00 – 20.00 “Vogliamo ricostruire l’Italia”
presentazione del volume curato da Lodovico Gualzetti e Claudio Palvarini per Archivio Giovanni Sacchi
ore 20.00 – 21.00 “Video design”
Tutti gli appuntamenti saranno gratuiti e non è prevista prenotazione.
Ingresso fino a esaurimento posti
Coordinate
Titolo: I LUOGHI DEL PROGETTO
Tre giorni di incontri in Triennale: racconti, proiezioni, laboratori e una mostra
Sede: Triennale Milano, viale Alemagna 6, Milano
Date: 20 – 22 novembre 2020
© 2020 Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese